Il percorso di un insegnante verso i propri alunni richiede, oltre a solide competenze tecniche, anche spiccate capacità umane, empatiche e sociali. Un insegnante dovrebbe sempre
Simbiosi
Il percorso di un insegnante verso i propri alunni richiede, oltre a solide competenze tecniche, anche spiccate capacità umane, empatiche e sociali. Un insegnante dovrebbe sempre cercare di valorizzare il potenziale individuale di ogni studente, senza mai fare paragoni tra i membri della classe.
Un esempio significativo è la capoeira, dove, spesso, gli studenti, per immaturità, tendono a confrontarsi tra loro, dimenticando che il vero progresso va oltre queste valutazioni. Ogni persona possiede un potenziale unico, frutto delle proprie esperienze di vita, e il compito dell’insegnante è quello di stimolare e massimizzare tale potenziale, aiutando ciascuno a migliorarsi rispetto a sé stesso, pur seguendo regole comuni.
Questo significa che, anche se un alunno può sembrare più abile di altri, potrebbe non avanzare di grado se non sfrutta appieno le sue capacità. Molti si accontentano di risultati facili, ottenuti grazie al talento naturale, senza cercare di migliorarsi ulteriormente e diventare eccellenti. L’insegnante, che è colui che vede il potenziale di ciascuno, cerca di farlo emergere al massimo. In questo sforzo comune nasce un legame reciproco tra insegnante e allievo, un rapporto che non può crescere se manca questa simbiosi.
In questi casi, è giusto che l’insegnante lasci l’allievo libero di praticare la capoeira o qualsiasi altra disciplina secondo le proprie modalità, poiché questa scelta probabilmente contribuisce al benessere dell’alunno stesso nella sua vita quotidiana e alla sua permanenza all'interno del gruppo. Tuttavia, questo non cambierà l'atteggiamento tecnico e umano dell'insegnante, anche se la sua compromissione emotiva potrebbe diminuire. Per un insegnante, infatti, vedere un talento inespresso è spesso percepito come un'occasione mancata, non tanto per sé, ma per l’alunno.
Indipendentemente dalla scelta dell’allievo, essa deve essere rispettata. Dal punto di vista dell’insegnante, possiamo immaginare il percorso di apprendimento come un videogioco, dove ci sono livelli e porte da aprire. L’insegnante, con la sua esperienza, guida l’alunno attraverso queste porte, offrendo nuove opportunità di crescita non solo tecnica, ma anche personale, poiché la maturazione avviene anche con il passare del tempo.
Affinché questo processo continui, però, l’allievo deve essere disposto a mettersi in gioco e non accontentarsi dei primi successi. La crescita è un processo simbiotico tra allievo e insegnante. Se l’allievo non si impegna o non esprime la volontà di progredire, il percorso si interrompe, sia che ci si trovi alla prima fase, alla seconda o alla terza. Solo con la gioia dell’impegno da parte dell’allievo l’insegnante può "aprire la porta" a un nuovo ciclo di apprendimento, che si manifesterà in diversi aspetti: il rapporto umano, la tecnica e le dinamiche del gruppo.
Ogni nuovo livello porta con sé nuove "istruzioni" e sfide, adattate alla personalità, all’età e al contesto dell’allievo. Con il passare del tempo, l’alunno e l’insegnante diventano compagni di viaggio, trovando nella pratica della capoeira, per esempio, un contesto dove vivere e gioire insieme, offrendosi supporto e aiuto reciproco.
A volte queste sfide saranno più dure, altre volte semplicemente diverse, ma sempre necessarie per la maturazione dell’allievo in quel particolare momento. Se un allievo ha imparato alcune tecniche, canzoni o tocchi di berimbau, ma pratica solo il "minimo sindacale" (indipendentemente dagli anni di esperienza), sarà difficile per l'insegnante far emergere il suo potenziale. Se l’allievo stesso non ha la volontà di crescere, accontentandosi di ciò che sa fare, il processo di crescita – inteso a 360°, non solo tecnico o prestazionale – si fermerà.Cmg.-------------------------------------------
Symbiosis
The path of a teacher towards their students requires not only solid technical skills but also strong human, empathetic, and social abilities. A teacher should always strive to bring out the best in each student, valuing their individual potential without ever comparing them to others in the class.
A significant example is capoeira, where students often, due to immaturity, tend to compare themselves to each other, forgetting that true progress goes beyond such evaluations. Every person possesses a unique potential shaped by their life experiences, and the teacher's role is to stimulate and maximize this potential, helping each individual to improve in comparison to themselves, while still following common rules.
This means that even if a student appears more skilled than others, they may not advance in rank if they do not fully utilize their abilities. Many settle for easy results, achieved thanks to their natural talent, without striving to go beyond and become excellent. The teacher, who sees each student's potential, tries to bring it out fully. It is in this pursuit that a mutual bond is formed between teacher and student, a bond that will not grow if this reciprocity is missing.
In these cases, it is right for the teacher to allow the student to practice capoeira or any other discipline in the way they prefer, as this approach likely contributes to the student’s well-being in their daily life and their continued involvement within the group. However, this will not change the teacher's technical or human approach towards the student, although their emotional commitment might lessen. For any teacher, seeing untapped talent is often perceived as a missed opportunity, not for them, but for the student.
Regardless of the student's choice, it must be respected. From the teacher's perspective, the learning journey can be imagined as a video game with levels and doors to open. The teacher, with their experience, guides the student through these doors, offering new opportunities for growth, not only technical but also personal, as maturity comes with the passage of time.
However, for this process to continue, the student must be willing to challenge themselves and not settle for initial successes. Growth is a symbiotic process between student and teacher. If the student does not commit or show the desire to progress, the journey halts, whether it's at the first, second, or third stage. Only with the joy of effort from the student can the teacher "open the door" to a new cycle of learning, which will differ in various aspects: human relationships, technique, and group dynamics.
Every new level brings with it new "instructions" and challenges, tailored to the student's personality, age, and context. Over time, the student and teacher become companions on a journey, finding in capoeira, for instance, a context where they can live and enjoy life together, offering mutual support and help.
Sometimes these challenges will be harder, other times simply different, but always necessary for the student's growth at that particular moment. If a student has learned certain techniques, songs, or berimbau rhythms but only practices the "bare minimum" (regardless of how many years they’ve been training), it will be difficult for the teacher to bring out their full potential. If the student lacks the will to grow, content with what they already know (even if they do it well), the growth process—understood as a 360-degree development, not just technical or performance improvement—will come to a stop.Cmg
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Simbiose
O caminho de um professor em relação aos seus alunos requer não apenas sólidas habilidades técnicas, mas também fortes capacidades humanas, empáticas e sociais. Um professor deve sempre buscar extrair o melhor de cada aluno, valorizando o potencial individual de cada um, sem jamais fazer comparações entre os membros da turma.
Um exemplo significativo é a capoeira, onde os alunos, muitas vezes por imaturidade, tendem a se comparar entre si, esquecendo que o verdadeiro progresso vai além dessas avaliações. Cada pessoa possui um potencial único, moldado pelas suas experiências de vida, e o papel do professor é estimular e maximizar esse potencial, ajudando cada indivíduo a melhorar em relação a si mesmo, embora seguindo regras comuns.
Isso significa que, mesmo que um aluno pareça mais habilidoso do que outros, ele pode não avançar de graduação se não utilizar completamente suas capacidades. Muitos se contentam com resultados fáceis, alcançados graças ao seu talento natural, sem se esforçarem para ir além e se tornarem excelentes. O professor, que enxerga o potencial de cada aluno, tenta extrair o máximo disso. É nessa busca que nasce um vínculo mútuo entre professor e aluno, um vínculo que não se desenvolve se essa reciprocidade estiver ausente.
Nesses casos, é justo que o professor permita que o aluno pratique a capoeira ou qualquer outra disciplina da maneira que preferir, pois essa abordagem provavelmente contribui para o bem-estar do aluno em sua vida cotidiana e para sua permanência no grupo. No entanto, isso não muda a abordagem técnica ou humana do professor em relação ao aluno, embora seu envolvimento emocional possa diminuir. Para qualquer professor, ver um talento inexplorado é muitas vezes percebido como uma oportunidade perdida, não para ele, mas para o próprio aluno.
Independentemente da escolha do aluno, ela deve ser respeitada. Do ponto de vista do professor, podemos imaginar o caminho de aprendizado como um videogame, onde há níveis e portas a serem abertas. O professor, com sua experiência, guia o aluno através dessas portas, oferecendo novas oportunidades de crescimento, não apenas técnico, mas também pessoal, pois a maturidade vem com o passar do tempo.
Contudo, para que esse processo continue, o aluno precisa estar disposto a se desafiar e não se contentar com os primeiros sucessos. O crescimento é um processo simbiótico entre aluno e professor. Se o aluno não se comprometer ou não demonstrar vontade de progredir, o caminho se interrompe, seja na primeira, segunda ou terceira fase. Apenas com a alegria do esforço por parte do aluno, o professor poderá "abrir a porta" para um novo ciclo de aprendizado, que se manifestará em diferentes aspectos: no relacionamento humano, na técnica e nas dinâmicas do grupo.
Cada novo nível traz consigo novas "instruções" e desafios, adaptados à personalidade, idade e contexto do aluno. Com o passar do tempo, aluno e professor se tornam companheiros de jornada, encontrando na prática da capoeira, por exemplo, um contexto em que podem viver e aproveitar a vida juntos, oferecendo apoio e ajuda mútua.
Às vezes, esses desafios serão mais difíceis, outras vezes simplesmente diferentes, mas sempre necessários para o crescimento do aluno naquele momento específico. Se um aluno aprendeu certas técnicas, canções ou toques de berimbau, mas pratica apenas o "mínimo necessário" (independentemente de quantos anos de treino tenha), será difícil para o professor fazer com que seu potencial se revele. Se o próprio aluno não tem a vontade de crescer, contentando-se com o que já sabe (mesmo que faça bem), o processo de crescimento — entendido como um desenvolvimento a 360 graus, não apenas técnico ou de desempenho — será interrompido.Cmg
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