Capoeira Volta Atras

TORNA INDIETRO!

Quando si parla di “origini”, spesso si pensa alla ricerca del proprio passato. Persone con pelle scura possono sentire il richiamo dell’Africa, quelle di origine orientale guardano verso i loro Paesi d’origine, e così via.Tutti, in qualche modo, cercano un legame con le proprie radici. Tuttavia, questo sforzo è spesso limitato: la ricerca si ferma a poche centinaia di anni indietro, nella speranza di trovare una connessione diretta con un luogo o una cultura.

TORNA INDIETRO!

Quando si parla di “origini”, spesso si pensa alla ricerca del proprio passato. Persone con pelle scura possono sentire il richiamo dell’Africa, quelle di origine orientale guardano verso i loro Paesi d’origine, e così via.Tutti, in qualche modo, cercano un legame con le proprie radici. Tuttavia, questo sforzo è spesso limitato: la ricerca si ferma a poche centinaia di anni indietro, nella speranza di trovare una connessione diretta con un luogo o una cultura.

Per me, però, la vera domanda è un’altra.Fermarsi a pochi secoli nel passato significa, in fondo, staccarsi solo in parte dall’idea di “da dove vengo”. È una consuetudine dettata dal tempo, ma anche una forma di comodità: si esplora ciò che la storia più accessibile ci permette di raggiungere, rafforzando così un’identità culturale che, se da un lato unisce, dall’altro può marginalizzare altre culture. Non necessariamente nella vita sociale quotidiana, ma in contesti specifici, dove qualcuno può sentirsi “padrone” di un’identità solo perché appartiene a una certa etnia o provenienza – che sia africana, occidentale, orientale o altro.

Io credo che la vera ricerca debba spingersi molto più indietro.Bisogna cercare le origini dell’Uomo inteso come creatura, non dell’uomo inteso come “razza”. È lì che si trovano l’uguaglianza, la tolleranza e la comprensione profonda di sé stessi.

La ricerca basata sulla discendenza di pochi secoli è solo l’inizio: chi si ferma lì ha appena cominciato a grattare la superficie, togliendo un po’ di vernice, ma senza ancora scorgere la struttura autentica che si nasconde sotto..CMG

Quando se fala em “origens”, muitas vezes se pensa na busca pelo próprio passado. Pessoas de pele escura podem sentir o chamado da África, aquelas de origem oriental olham para seus países de origem, e assim por diante.Todos, de alguma forma, buscam uma ligação com suas raízes. No entanto, esse esforço costuma ser limitado: a pesquisa para poucas centenas de anos atrás, na esperança de encontrar uma conexão direta com um lugar ou uma cultura.

Para mim, porém, a verdadeira questão é outra.Parar apenas alguns séculos no passado significa, no fundo, distanciar-se apenas parcialmente da ideia de “de onde eu vim”. É um costume ditado pelo tempo, mas também uma forma de comodidade: explora-se aquilo que a história mais acessível nos permite alcançar, fortalecendo assim uma identidade cultural que, se por um lado une, por outro pode marginalizar outras culturas. Não necessariamente na vida social cotidiana, mas em contextos específicos, onde alguém pode se sentir “dono” de uma identidade apenas por pertencer a uma determinada etnia ou origem – seja ela africana, ocidental, oriental ou outra.

Eu acredito que a verdadeira busca deve ir muito mais longe no tempo.É preciso procurar as origens do Homem enquanto criatura, não do homem enquanto “raça”. É aí que se encontram a igualdade, a tolerância e a compreensão profunda de si mesmo.

A busca baseada na descendência de poucos séculos é apenas o começo: quem para aí apenas começou a arranhar a superfície, tirando um pouco da tinta, mas sem ainda enxergar a estrutura autêntica que está por baixo.CMG

Aggiungi commento

Commenti

Non ci sono ancora commenti.

Crea il tuo sito web con Webador